Villa Martina: esplorando il Cilento

Martina
Villa Martina: esplorando il Cilento

Visite turistiche

Luoghi di interesse storico-archeologico che permettono di ammirare la flora autoctona del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni. Posti unici e imperdibili!
Il Parco archeologico di Elea-Velia, conosciuto anche come Scavi di Velia, è una delle attrazioni culturali più importanti del Cilento. Gli scavi archeologici di Velia rappresentano una delle principali testimonianze degli insediamenti greci nella Magna Grecia. Patria della scuola filosofia eleatica, con Parmenide e i suoi due discepoli Zenone e Melisso di Samo. Oltre alla cultura, ai reperti archeologici, ai resti architettonici dell’antica Elea, il Parco archeologico di Elea-Velia regala un percorso affascinante. Per chi ama il trekking, e in generale passeggiare tra la natura, percorrere il percorso degli Scavi di Velia rappresentano quanto di meglio possa esserci per un escursionista. Natura e storia si fondono per regalare emozioni uniche ai visitatori.
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Torre di Velia
Via Isacia
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Il Parco archeologico di Elea-Velia, conosciuto anche come Scavi di Velia, è una delle attrazioni culturali più importanti del Cilento. Gli scavi archeologici di Velia rappresentano una delle principali testimonianze degli insediamenti greci nella Magna Grecia. Patria della scuola filosofia eleatica, con Parmenide e i suoi due discepoli Zenone e Melisso di Samo. Oltre alla cultura, ai reperti archeologici, ai resti architettonici dell’antica Elea, il Parco archeologico di Elea-Velia regala un percorso affascinante. Per chi ama il trekking, e in generale passeggiare tra la natura, percorrere il percorso degli Scavi di Velia rappresentano quanto di meglio possa esserci per un escursionista. Natura e storia si fondono per regalare emozioni uniche ai visitatori.
Paestum è un sito archeologico di estrema importanza, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, insieme al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Oltre al valore culturale, l’importanza di Paestum è legata all’ottimo stato di conservazione dei beni, a cominciare dalle mura di cinta, costruite dai Greci e poi rafforzate dai Lucani e dai Romani. Ciò che colpisce di più è la visione di tre maestosi templi inseriti in una verde pianura, che riflettono una luce diversa a seconda delle ore e delle stagioni.
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อาร์เคอโลจิคอลพาร์คของเพสตัม
919 Via Magna Graecia
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Paestum è un sito archeologico di estrema importanza, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, insieme al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Oltre al valore culturale, l’importanza di Paestum è legata all’ottimo stato di conservazione dei beni, a cominciare dalle mura di cinta, costruite dai Greci e poi rafforzate dai Lucani e dai Romani. Ciò che colpisce di più è la visione di tre maestosi templi inseriti in una verde pianura, che riflettono una luce diversa a seconda delle ore e delle stagioni.
Situate nel massiccio dei Monti Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta sono uno dei geositi focali del Geoparco “Cilento” e presentano due unicità: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro; ma sono anche le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C. Grotte turisticamente attrezzate (percorsi segnati e comodi) ed illuminate da un impianto di ultima generazione, permettono una visita che si trasforma in una piacevole avventura. Il fiume offre un affascinante ed inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea. La visita permette di esplorare antri e cavità modellati dalla natura in migliaia di anni.
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ถ้ำเปอโตซา-อาเลตตา
18/20 Località Muraglione
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Situate nel massiccio dei Monti Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta sono uno dei geositi focali del Geoparco “Cilento” e presentano due unicità: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro; ma sono anche le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C. Grotte turisticamente attrezzate (percorsi segnati e comodi) ed illuminate da un impianto di ultima generazione, permettono una visita che si trasforma in una piacevole avventura. Il fiume offre un affascinante ed inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea. La visita permette di esplorare antri e cavità modellati dalla natura in migliaia di anni.
Il castello dei principi Sanseverino (Castello Macchiaroli) è di epoca normanna, forse costruito su una precedente fortificazione. Nel XV secolo è stato restaurato e ampliato dai Sanseverino, protagonisti nel 1485 della famosa congiura dei baroni (stanchi di contribuire in modo sempre maggiore alle spese militari del re). Nel corso dei secoli ha subìto molti interventi, ed è stato recuperato e riportato all’antico splendore tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso dall’editore Macchiaroli. Oggi è lo scenario principale della rievocazione medioevale “Alla tavola della principessa Costanza”, che si svolge ogni anno nel mese di agosto.
Castello Macchiaroli
Piazza Portello
Il castello dei principi Sanseverino (Castello Macchiaroli) è di epoca normanna, forse costruito su una precedente fortificazione. Nel XV secolo è stato restaurato e ampliato dai Sanseverino, protagonisti nel 1485 della famosa congiura dei baroni (stanchi di contribuire in modo sempre maggiore alle spese militari del re). Nel corso dei secoli ha subìto molti interventi, ed è stato recuperato e riportato all’antico splendore tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso dall’editore Macchiaroli. Oggi è lo scenario principale della rievocazione medioevale “Alla tavola della principessa Costanza”, che si svolge ogni anno nel mese di agosto.
Un maniero che domina la collina e guarda alla costa, attorno al quale dal 1123 Cava Costabile Gentilcore, l’Abate della Badia di Cava de’ Tirreni, decide di sviluppare il borgo medievale, che oggi è uno dei patrimoni mondiali dell’Unesco. La struttura si conserva in buono stato e le sale interne sono aperte al pubblico da giugno a ottobre. Le sue mura imponenti e le torri circolari, guardano e proteggono una fitta rete di stradine in pietra lastricata e un centro che conserva angoli dal grande fascino storico e una bella collezione di palazzi nobiliari.
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Castello dell'Abate
1A Via Castello
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Un maniero che domina la collina e guarda alla costa, attorno al quale dal 1123 Cava Costabile Gentilcore, l’Abate della Badia di Cava de’ Tirreni, decide di sviluppare il borgo medievale, che oggi è uno dei patrimoni mondiali dell’Unesco. La struttura si conserva in buono stato e le sale interne sono aperte al pubblico da giugno a ottobre. Le sue mura imponenti e le torri circolari, guardano e proteggono una fitta rete di stradine in pietra lastricata e un centro che conserva angoli dal grande fascino storico e una bella collezione di palazzi nobiliari.
La città di Agropoli è dominata dall’alto del borgo medievale, dal fortilizio le cui prime fondazioni risalirebbero al VI secolo d.C. e la cui attuale struttura richiama parzialmente il periodo angioino. Visitabile tutto l’anno, il castello medievale suggella un percorso turistico che ingloba l’intero centro storico. Nella parte più alta del borgo, attraverso strette vie, si arriva al ponte che conduce all’ingresso della struttura che sovrasta l’antico fossato.
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ปราสาทแอนจิโอโนอาราโกเนเซ
Via S.Del Vecchio
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La città di Agropoli è dominata dall’alto del borgo medievale, dal fortilizio le cui prime fondazioni risalirebbero al VI secolo d.C. e la cui attuale struttura richiama parzialmente il periodo angioino. Visitabile tutto l’anno, il castello medievale suggella un percorso turistico che ingloba l’intero centro storico. Nella parte più alta del borgo, attraverso strette vie, si arriva al ponte che conduce all’ingresso della struttura che sovrasta l’antico fossato.
San Severino di Centola è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, frazione del Comune di Centola. Il vecchio abitato di San Severino è un borgo medievale abbandonato sovrastante la valle del fiume Mingardo, che qui scava una stretta forra chiamata Gola del Diavolo. Risale al X-XI secolo e serba tracce delle varie epoche storiche fino al Novecento, conservando le rovine di un castello e di una chiesa. Le fonti storiche esistenti indicano nel VII secolo la probabile origine dell’insediamento urbano nella gola della “Tragara” che sovrasta il fiume Mingardo ad opera di mercenari bulgari emigrati con il loro principe Aztek nel principato longobardo di Salerno, come riferito da Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum. Questi soldati furono adibiti al controllo della gola del Mingardo e della principale arteria di collegamento per il Golfo di Policastro che appunto si dipanava per questa gola, garantendo il collegamento con il porto di Palinuro. A quest’epoca risale il primo insediamento con la costruzione di una torre di avvistamento, i cui resti sono visibili dall’alto, e le prime abitazioni per gli armigeri.
Borgo Medievale di San Severino di Centola
48 SP109
San Severino di Centola è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, frazione del Comune di Centola. Il vecchio abitato di San Severino è un borgo medievale abbandonato sovrastante la valle del fiume Mingardo, che qui scava una stretta forra chiamata Gola del Diavolo. Risale al X-XI secolo e serba tracce delle varie epoche storiche fino al Novecento, conservando le rovine di un castello e di una chiesa. Le fonti storiche esistenti indicano nel VII secolo la probabile origine dell’insediamento urbano nella gola della “Tragara” che sovrasta il fiume Mingardo ad opera di mercenari bulgari emigrati con il loro principe Aztek nel principato longobardo di Salerno, come riferito da Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum. Questi soldati furono adibiti al controllo della gola del Mingardo e della principale arteria di collegamento per il Golfo di Policastro che appunto si dipanava per questa gola, garantendo il collegamento con il porto di Palinuro. A quest’epoca risale il primo insediamento con la costruzione di una torre di avvistamento, i cui resti sono visibili dall’alto, e le prime abitazioni per gli armigeri.

Cittadine del Cilento

Piccoli centri dove si può trascorrere del tempo in famiglia o con amici, rilassandosi, godendo delle prelibatezze gastronomiche tipiche del Cilento, facendo shopping o semplicemente passeggiando tra le vie.
Acciaroli è uno dei più caratteristici paesi costieri del Cilento. È una delle due frazioni costiere di Pollica ed è un paese di pescatori che negli ultimi anni ha avuto un notevole incremento turistico anche grazie all’opera di valorizzazione degli ultimi anni. Il centro storico medievale, infatti, è un gioiello della costiera cilentana, case con pietra a vista che si affacciano sul mare riportate al loro massimo splendore.
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Acciaroli
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Acciaroli è uno dei più caratteristici paesi costieri del Cilento. È una delle due frazioni costiere di Pollica ed è un paese di pescatori che negli ultimi anni ha avuto un notevole incremento turistico anche grazie all’opera di valorizzazione degli ultimi anni. Il centro storico medievale, infatti, è un gioiello della costiera cilentana, case con pietra a vista che si affacciano sul mare riportate al loro massimo splendore.
Palinuro (frazione di Centola) è uno di quei posti che da sempre hanno affascinato i viaggiatori di ogni epoca. Il promontorio roccioso proteso nel mare con la sua bellezza, ma anche con le sue insidie per gli antichi marinai, ha ispirato al poeta Virgilio il passo dell'Eneide in cui narra la morte del nocchiero di Enea, Palinuro, dal quale la città del Cilento prende il nome. Il mare è cristallino. Le spiagge ampie e sabbiose (come quella delle Dune) si alternano a tratti rocciosi accessibili solo via mare in cui si nascondono veri gioielli naturali quali la spiaggia del buon dormire o le suggestive grotte.
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Palinuro
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Palinuro (frazione di Centola) è uno di quei posti che da sempre hanno affascinato i viaggiatori di ogni epoca. Il promontorio roccioso proteso nel mare con la sua bellezza, ma anche con le sue insidie per gli antichi marinai, ha ispirato al poeta Virgilio il passo dell'Eneide in cui narra la morte del nocchiero di Enea, Palinuro, dal quale la città del Cilento prende il nome. Il mare è cristallino. Le spiagge ampie e sabbiose (come quella delle Dune) si alternano a tratti rocciosi accessibili solo via mare in cui si nascondono veri gioielli naturali quali la spiaggia del buon dormire o le suggestive grotte.
Pioppi è uno dei paesi più belli del Cilento. Al centro della Costa del Cilento, Pioppi è un piccolo borgo marinaro di pescatori, tra Acciaroli e Casal Velino. Negli, ultimi anni, è sempre più meta di chi ama passare del tempo in località marine non affollate e tranquille, dove vige lo stile dello slow food e della vita lenta. Da diversi anni, insieme a Casal Velino ed Acciaroli, Pioppi riceve il riconoscimento della Bandiera Blu.
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Pioppi
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Pioppi è uno dei paesi più belli del Cilento. Al centro della Costa del Cilento, Pioppi è un piccolo borgo marinaro di pescatori, tra Acciaroli e Casal Velino. Negli, ultimi anni, è sempre più meta di chi ama passare del tempo in località marine non affollate e tranquille, dove vige lo stile dello slow food e della vita lenta. Da diversi anni, insieme a Casal Velino ed Acciaroli, Pioppi riceve il riconoscimento della Bandiera Blu.
Marina di Camerota è la frazione più famosa del comune di Camerota , (antico borgo arroccato sul Monte Bulgheria) e ne rappresenta l'antico sbocco a mare. Oggi questo luogo è diventato una delle più note e ambite mete del turismo balneare cilentano, inizialmente perchè confinante con la vicina Palinuro con cui condivide una ampia spiaggia, in seguito perché le sue splendide coste fatte di ampie spiagge sabbiose e da un lato e di roccia con le caratteristiche piccole insenature dall'altro hanno ricevuto il giusto riconoscimento grazie alla bellezza dei luoghi e la limpidezza delle acque marine.
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Marina di Camerota
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Marina di Camerota è la frazione più famosa del comune di Camerota , (antico borgo arroccato sul Monte Bulgheria) e ne rappresenta l'antico sbocco a mare. Oggi questo luogo è diventato una delle più note e ambite mete del turismo balneare cilentano, inizialmente perchè confinante con la vicina Palinuro con cui condivide una ampia spiaggia, in seguito perché le sue splendide coste fatte di ampie spiagge sabbiose e da un lato e di roccia con le caratteristiche piccole insenature dall'altro hanno ricevuto il giusto riconoscimento grazie alla bellezza dei luoghi e la limpidezza delle acque marine.
Piccolo gioiellino nella costiera cilentana, Castellabate è considerato uno dei borghi più belli vicino Napoli. Diventato famoso al grande pubblico con il film “Benvenuti al sud”, basta immergersi tra le sue viuzze e godere del suggestivo panorama per rendersi conto che è davvero un delizioso paradiso ricco di sorprese. Castellabate sorge a circa 300 metri sul livello del mare proprio al di sopra di un colle, dove svetta il suo castello, il Castrum Abbatis, il Castello dell’Abate, da cui prende il nome la località.
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Castellabate
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Piccolo gioiellino nella costiera cilentana, Castellabate è considerato uno dei borghi più belli vicino Napoli. Diventato famoso al grande pubblico con il film “Benvenuti al sud”, basta immergersi tra le sue viuzze e godere del suggestivo panorama per rendersi conto che è davvero un delizioso paradiso ricco di sorprese. Castellabate sorge a circa 300 metri sul livello del mare proprio al di sopra di un colle, dove svetta il suo castello, il Castrum Abbatis, il Castello dell’Abate, da cui prende il nome la località.
Il “cuore” del Cilento si può definire come un’ampia area a cui, sia geograficamente che culturalmente, si fanno risalire i borghi che meglio esprimono sapori, tradizioni e culture dei popoli, antichi e non, e che rappresentano, quindi, l’Anima di questa magica terra. Ne è un esempio Stio, antico comune ove cui spicca la Chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo. Il borgo, appunto, è circondato dal verde, in cui le case rurali e ben conservate affascinano, da sempre, turisti e curiosi. Moltissimi sono i luoghi adibiti, un tempo, a mercati o ad altre attività. Particolarmente famosa è la sagra denominata Ciccimmaretati, evento gastronomico che si tiene ad agosto e il cui nome deriva dal gustoso piatto della tradizione locale, ossia una zuppa di legumi la cui storia, strettamente legata ad usanze antiche, non può che incuriosire e affascinare.
Stio
Il “cuore” del Cilento si può definire come un’ampia area a cui, sia geograficamente che culturalmente, si fanno risalire i borghi che meglio esprimono sapori, tradizioni e culture dei popoli, antichi e non, e che rappresentano, quindi, l’Anima di questa magica terra. Ne è un esempio Stio, antico comune ove cui spicca la Chiesa dedicata ai santi Pietro e Paolo. Il borgo, appunto, è circondato dal verde, in cui le case rurali e ben conservate affascinano, da sempre, turisti e curiosi. Moltissimi sono i luoghi adibiti, un tempo, a mercati o ad altre attività. Particolarmente famosa è la sagra denominata Ciccimmaretati, evento gastronomico che si tiene ad agosto e il cui nome deriva dal gustoso piatto della tradizione locale, ossia una zuppa di legumi la cui storia, strettamente legata ad usanze antiche, non può che incuriosire e affascinare.

Posti naturali e spiagge

Cilento, culla di storia e luogo ricco di natura, dove fauna e flora sono libere di esistere in un territorio incontaminato e a tratti fermo nel tempo.
L’Oasi la Fiumara è situata nel cuore del Cilento antico, in un’ampia vallata formata dalla Fiumara di Santa Lucia, tra i comuni di Lustra e Sessa Cilento. L’Oasi è un ambiente unico per una fruizione mirata al contatto uomo/natura e si estende su una superficie di circa 60 mila metri quadrati. Con i suoi prati, boschi, macchie, ambienti aperti, zone umide, stagni e torrenti l’Oasi mostra angoli di natura incantevoli e ospita una grande varietà di specie animali e vegetali. All’interno dell’Oasi è stato realizzato un parco faunistico di circa 15 mila metri quadrati con tantissime ed enormi voliere in cui sono ospitati centinaia di animali, autoctoni ed esotici, per lo più uccelli, i quali vivono come fossero in completa libertà.
Oasi La Fiumara
4 Via Cerrine
L’Oasi la Fiumara è situata nel cuore del Cilento antico, in un’ampia vallata formata dalla Fiumara di Santa Lucia, tra i comuni di Lustra e Sessa Cilento. L’Oasi è un ambiente unico per una fruizione mirata al contatto uomo/natura e si estende su una superficie di circa 60 mila metri quadrati. Con i suoi prati, boschi, macchie, ambienti aperti, zone umide, stagni e torrenti l’Oasi mostra angoli di natura incantevoli e ospita una grande varietà di specie animali e vegetali. All’interno dell’Oasi è stato realizzato un parco faunistico di circa 15 mila metri quadrati con tantissime ed enormi voliere in cui sono ospitati centinaia di animali, autoctoni ed esotici, per lo più uccelli, i quali vivono come fossero in completa libertà.
A Palinuro, in provincia di Salerno, troviamo una delle più suggestive e fotografate spiagge della Campania: la Baia del Buon Dormire è un’insenatura nascosta sovrastata da imponenti pareti rocciose a picco sul mare trasparente. La zona è contraddistinta da acque cristalline dalle sfumature color smeraldo, sabbia dorata e rigogliosa vegetazione; caratteristiche che le hanno fatto valere, a tutti gli effetti, il titolo di una delle spiagge migliori del Cilento. La baia è raggiungibile via mare partendo dal porto di Palinuro o dalla vicina spiaggia di Marinella. Il suo nome, Buon Dormire, deriva dal fatto che in ogni momento della giornata si può sempre trovare un punto di ombra che consente al visitatore “un buon riposo”. Da non perdere anche le spettacolari grotte che si trovano nei dintorni: come la Grotta delle Ossa, così denominata per gli innumerevoli reperti di animali preistorici ritrovati al suo interno.
Baia del Buondormire
Spiaggia Marinella
A Palinuro, in provincia di Salerno, troviamo una delle più suggestive e fotografate spiagge della Campania: la Baia del Buon Dormire è un’insenatura nascosta sovrastata da imponenti pareti rocciose a picco sul mare trasparente. La zona è contraddistinta da acque cristalline dalle sfumature color smeraldo, sabbia dorata e rigogliosa vegetazione; caratteristiche che le hanno fatto valere, a tutti gli effetti, il titolo di una delle spiagge migliori del Cilento. La baia è raggiungibile via mare partendo dal porto di Palinuro o dalla vicina spiaggia di Marinella. Il suo nome, Buon Dormire, deriva dal fatto che in ogni momento della giornata si può sempre trovare un punto di ombra che consente al visitatore “un buon riposo”. Da non perdere anche le spettacolari grotte che si trovano nei dintorni: come la Grotta delle Ossa, così denominata per gli innumerevoli reperti di animali preistorici ritrovati al suo interno.
Punta Licosa è un posto incantato, infatti la sua costa fa parte dell’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate. Lungo la costa di Licosa, infatti, troviamo varie cale e spiagge dove è possibile fare il bagno e prendere il sole. Come dicevamo Licosa è immersa nella natura e le bellezze sono innanzitutto naturali. La vegetazione, le spiagge incontaminate, la natura, ma anche l’isola di Licosa e il porto. L’Isola di Licosa e il suo Faro sono una delle meraviglie del Cilento. Un piccolo lembo di terra a pochi metri dal promontorio che oltre a mostrare il fascino della natura ospita testimonianze storiche. L’isola ospita un Faro di segnalazione ma anche testimonianze archeologiche tra cui parte di un molo in parte sommerso e i resti di una villa di età romana.
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Punta Licosa
Punta Licosa
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Punta Licosa è un posto incantato, infatti la sua costa fa parte dell’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate. Lungo la costa di Licosa, infatti, troviamo varie cale e spiagge dove è possibile fare il bagno e prendere il sole. Come dicevamo Licosa è immersa nella natura e le bellezze sono innanzitutto naturali. La vegetazione, le spiagge incontaminate, la natura, ma anche l’isola di Licosa e il porto. L’Isola di Licosa e il suo Faro sono una delle meraviglie del Cilento. Un piccolo lembo di terra a pochi metri dal promontorio che oltre a mostrare il fascino della natura ospita testimonianze storiche. L’isola ospita un Faro di segnalazione ma anche testimonianze archeologiche tra cui parte di un molo in parte sommerso e i resti di una villa di età romana.
La spiaggia di Baia degli Infreschi, conosciuta anche come Porto Infreschi o Cala Infreschi, è una delle più belle della penisola italiana. La sua bellezza le ha permesso di vincere nel 2014 il premio della spiaggia più bella d’Italia di Legambiente. La spiaggia non è molto grande, anzi è un piccola cala che si affaccia sul mar Tirreno. Baia Infreschi, e la sua spiaggia, si trova alla fine del sentiero trekking degli infreschi. La cala è situata tra la costa di Marina di Camerota e quella di Scario. La spiaggia di Baia degli Infreschi è possibile raggiungerla in tre modi, tramite l’automobile, con imbarcazioni e a piedi.
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Baia degli Infreschi
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La spiaggia di Baia degli Infreschi, conosciuta anche come Porto Infreschi o Cala Infreschi, è una delle più belle della penisola italiana. La sua bellezza le ha permesso di vincere nel 2014 il premio della spiaggia più bella d’Italia di Legambiente. La spiaggia non è molto grande, anzi è un piccola cala che si affaccia sul mar Tirreno. Baia Infreschi, e la sua spiaggia, si trova alla fine del sentiero trekking degli infreschi. La cala è situata tra la costa di Marina di Camerota e quella di Scario. La spiaggia di Baia degli Infreschi è possibile raggiungerla in tre modi, tramite l’automobile, con imbarcazioni e a piedi.
Tra le spiagge di Marina di Camerota è una delle più piccole, incontaminate e anche esclusive. Meta ogni anno di tanti turisti che voglio ammirarne la bellezza. Molti dei nostri clienti scelgono questa zona per le proprie vacanze. Una spiaggia dove poter trovare calma e pace, uno dei posti più belli dove fare il bagno nel Cilento, un autentico paradiso terrestre: sono questi i commenti per Cala Bianca. Una spiaggia di ridottissime dimensioni, di sabbia bianchissima, incastonata nella costa cilentana e circondata dalla vegetazione.
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Cala Bianca
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Tra le spiagge di Marina di Camerota è una delle più piccole, incontaminate e anche esclusive. Meta ogni anno di tanti turisti che voglio ammirarne la bellezza. Molti dei nostri clienti scelgono questa zona per le proprie vacanze. Una spiaggia dove poter trovare calma e pace, uno dei posti più belli dove fare il bagno nel Cilento, un autentico paradiso terrestre: sono questi i commenti per Cala Bianca. Una spiaggia di ridottissime dimensioni, di sabbia bianchissima, incastonata nella costa cilentana e circondata dalla vegetazione.
Un canyon ricoperto da lussureggiante vegetazione da visitare percorrendo un sentiero che si snoda dal centro storico lungo un ruscello con sorgenti, cascate, un antico mulino fino alla grotta dove si assiste alla risorgenza del fiume carsico Bussento. L’Oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione nel Comune di Morigerati (SA). L’area si estende per circa 607 ettari all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed è anche nella lista mondiale dei Geoparchi. L’Oasi di Morigerati è un geosito “principale” per il rilevante fenomeno carsico.
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ถ้ำบุสเซ็นโต
Via Censimento
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Un canyon ricoperto da lussureggiante vegetazione da visitare percorrendo un sentiero che si snoda dal centro storico lungo un ruscello con sorgenti, cascate, un antico mulino fino alla grotta dove si assiste alla risorgenza del fiume carsico Bussento. L’Oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione nel Comune di Morigerati (SA). L’area si estende per circa 607 ettari all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed è anche nella lista mondiale dei Geoparchi. L’Oasi di Morigerati è un geosito “principale” per il rilevante fenomeno carsico.
Situata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, all’interno di un’area SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di 3.024 ettari che comprende gran parte del fiume Alento, L’Oasi Fiume Alento, è un grande parco naturalistico che offre un’ampia gamma di servizi turistici. Nel complesso è presente una diga in terra che, sbarrando il corso del fiume, origina un lago artificiale di circa 1,7 kmq. Lungo la sponda destra del corso d’acqua si sviluppa l’Oasi naturalistica, costituita da laghetti di importante valore ecologico, che ha lo scopo di contribuire a salvaguardare la ricchezza di biodiversità mediante attività di conservazione. L’integrità dell’habitat naturale dell’Oasi rappresenta ormai da anni un’originale attrattiva per famiglie, scuole e sportivi.
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Oasi Fiume Alento
SS18var
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Situata nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, all’interno di un’area SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di 3.024 ettari che comprende gran parte del fiume Alento, L’Oasi Fiume Alento, è un grande parco naturalistico che offre un’ampia gamma di servizi turistici. Nel complesso è presente una diga in terra che, sbarrando il corso del fiume, origina un lago artificiale di circa 1,7 kmq. Lungo la sponda destra del corso d’acqua si sviluppa l’Oasi naturalistica, costituita da laghetti di importante valore ecologico, che ha lo scopo di contribuire a salvaguardare la ricchezza di biodiversità mediante attività di conservazione. L’integrità dell’habitat naturale dell’Oasi rappresenta ormai da anni un’originale attrattiva per famiglie, scuole e sportivi.
Tra le tante bellezze della natura che regala il Cilento bisogna annoverare le cascate dei Capelli di Venere di Casaletto Spartano. Le cascate di Venere sono tra le più belle cascate in Campania e sono oggetto di visita da tutta Italia. La cascata delle acque dai Capelli ha creato delle vasche naturali nel letto del fiume dove è possibile fare anche il bagno. Un bagno nell’acqua gelida considerando la temperatura glaciale dell’acqua anche in pieno agosto.
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Fontana Capello
Via Nazionale
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Tra le tante bellezze della natura che regala il Cilento bisogna annoverare le cascate dei Capelli di Venere di Casaletto Spartano. Le cascate di Venere sono tra le più belle cascate in Campania e sono oggetto di visita da tutta Italia. La cascata delle acque dai Capelli ha creato delle vasche naturali nel letto del fiume dove è possibile fare anche il bagno. Un bagno nell’acqua gelida considerando la temperatura glaciale dell’acqua anche in pieno agosto.
Felitto custodisce gelosamente uno dei paesaggi più incantevoli che si possono ammirare in Campania: si tratta dell’area protetta delle “Gole del Calore”. Incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume, le Gole del Calore costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza. In questi 120 ettari di terreno protetto, dal ponte medievale situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano, regna un silenzio irreale ove emergono sensazioni ormai dimenticate.
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กุลเดลคาลอเร
Località Remolino
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Felitto custodisce gelosamente uno dei paesaggi più incantevoli che si possono ammirare in Campania: si tratta dell’area protetta delle “Gole del Calore”. Incastonate in una profonda vallata a picco sul fiume, le Gole del Calore costituiscono un paesaggio ancora integro nella sua selvaggia bellezza. In questi 120 ettari di terreno protetto, dal ponte medievale situato a valle di Felitto fino ai confini con il territorio di Magliano, regna un silenzio irreale ove emergono sensazioni ormai dimenticate.
Uno dei luoghi più affascinanti e mistici del Cilento è il Monte Gelbison, conosciuto anche come Monte Sacro. È un rito che si ripete da anni quello dell’apertura del Sacro monte Gelbison, una tradizione consolidata seguita dalla diocesi di Vallo della Lucania e dai fedeli di tutto il Cilento e non solo. L’ultima domenica del mese di maggio il santuario posto in cima al Sacro monte Gelbison apre di consueto le porte ai fedeli e ai curiosi. A fare gli onori di casa il vescovo della diocesi di Vallo della Lucania. Insieme ai fedeli si “ascende” verso il santuario del monte Gelbison per la celebrazione eucaristica di apertura ai pellegrini.
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Monte Gelbison
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Uno dei luoghi più affascinanti e mistici del Cilento è il Monte Gelbison, conosciuto anche come Monte Sacro. È un rito che si ripete da anni quello dell’apertura del Sacro monte Gelbison, una tradizione consolidata seguita dalla diocesi di Vallo della Lucania e dai fedeli di tutto il Cilento e non solo. L’ultima domenica del mese di maggio il santuario posto in cima al Sacro monte Gelbison apre di consueto le porte ai fedeli e ai curiosi. A fare gli onori di casa il vescovo della diocesi di Vallo della Lucania. Insieme ai fedeli si “ascende” verso il santuario del monte Gelbison per la celebrazione eucaristica di apertura ai pellegrini.