Iris
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Visite turistiche

www.casamuseodelsapone.it A poche centinaia di metri da qui, potrete visitare questa casa-museo immersa in un uliveto sconfinato e magico.
Casa Museo del Sapone
30 Via Cartabubbo
www.casamuseodelsapone.it A poche centinaia di metri da qui, potrete visitare questa casa-museo immersa in un uliveto sconfinato e magico.
Forse non tutti lo sanno, ma a Sciacca, a 4 km da qui, esiste un albero grande e stregato. Quell’albero, avvolto dalla leggenda, è l’Oleastro di Inveges, e si trova in contrada Scunchipani. La sua leggenda si tramanda da una generazione all’altra.Non si possono raccogliere le sue olive, si possono prendere soltanto se cadono a terra e solo per farne olio santo. Da queste caratteristiche si può evincere come, probabilmente, l’antico proprietario abbia creato diverse dicerie, per proteggere le sue olive. Quel che è certo è che questo albero è davvero antico. Risalirebbe, infatti, al 1300. Si narra che, nelle notti di plenilunio, al suo interno ci siano esposizioni di tesori e incontri di spiriti. I contadini lo chiamano anche “oleastro di mezzo“, perché sarebbe un padre e un figlio: due alberi in uno. Molti dicono di aver sentito urla agghiaccianti, qualcuno racconta cose strane. Si dice anche che, lì intorno, ci fosse un aeroporto durante la seconda guerra mondiale, che però non si riusciva a bombardare. Soprannominato “aeroporto fantasma”, riuscì a resistere fino al 1942, quando venne colpito a causa di una spia che ne rivelò le coordinate precise. L’Oleastro di Inveges rimase intatto, senza alcun danno. L’Oleastro di Inveges è un albero monumentale, che porta il nome degli antichi proprietari del terreno. Nessuno di quella famiglia è ancora in vita, ma l’albero è lì. Secondo alcune leggende, sarebbe infestato dagli spiriti e abitato da streghe e fantasmi. Non bisogna staccare i suoi rami, perché porta sfortuna. https://goo.gl/maps/214ZUEDKNZeZ4eeB8
Oleastro d'Inveges
Forse non tutti lo sanno, ma a Sciacca, a 4 km da qui, esiste un albero grande e stregato. Quell’albero, avvolto dalla leggenda, è l’Oleastro di Inveges, e si trova in contrada Scunchipani. La sua leggenda si tramanda da una generazione all’altra.Non si possono raccogliere le sue olive, si possono prendere soltanto se cadono a terra e solo per farne olio santo. Da queste caratteristiche si può evincere come, probabilmente, l’antico proprietario abbia creato diverse dicerie, per proteggere le sue olive. Quel che è certo è che questo albero è davvero antico. Risalirebbe, infatti, al 1300. Si narra che, nelle notti di plenilunio, al suo interno ci siano esposizioni di tesori e incontri di spiriti. I contadini lo chiamano anche “oleastro di mezzo“, perché sarebbe un padre e un figlio: due alberi in uno. Molti dicono di aver sentito urla agghiaccianti, qualcuno racconta cose strane. Si dice anche che, lì intorno, ci fosse un aeroporto durante la seconda guerra mondiale, che però non si riusciva a bombardare. Soprannominato “aeroporto fantasma”, riuscì a resistere fino al 1942, quando venne colpito a causa di una spia che ne rivelò le coordinate precise. L’Oleastro di Inveges rimase intatto, senza alcun danno. L’Oleastro di Inveges è un albero monumentale, che porta il nome degli antichi proprietari del terreno. Nessuno di quella famiglia è ancora in vita, ma l’albero è lì. Secondo alcune leggende, sarebbe infestato dagli spiriti e abitato da streghe e fantasmi. Non bisogna staccare i suoi rami, perché porta sfortuna. https://goo.gl/maps/214ZUEDKNZeZ4eeB8

คำแนะนำเกี่ยวกับเมือง

ห้ามพลาด

Da non perdere il mercato del contadino

Lunedì pomeriggio e venerdì mattina, nel parcheggio dello stadio (a 2km da qui). Per gustare frutta e verdura di stagione coltivate nelle nostre campagne, fresche e appena raccolte (niente a che vedere con gli ortaggi da supermercato!) Troverete inoltre, formaggi (non potete perdervi la freschissima ricotta di pecora locale, al mercatino la troverete bella calda, appena fatta!) mandorle, capperi, origano, il pane con la farina di grano antico locale (Tumminia) e tanto altro. Un piacere per gli occhi, per il palato, per il portafogli e per il pianeta!
วิธีประหยัด

La prima domenica del mese l'ingresso ai Musei è GRATIS!

La promozione vale anche per i siti archeologici (Selinunte e la Valle dei Templi)
ขนบธรรมเนียมและวัฒนธรรม

NON bevete acqua del rubinetto!

A Sciacca, come in buona parte della Sicilia, la carenza d'acqua è purtoppo un problema quotidiano, vi invito quindi a non sprecarla. A causa di questa carenza, vi consiglio di NON bere dal rubinetto, perchè l'acqua viene erogata dall'acquedotto a giorni alterni, in alcune zone anche più raramente. Ogni abitazione dispone quindi di serbatoi che raccolgono l'acqua da utilizzare quando non è disponibile l'acqua corrente. L'acqua immagazzinata nei serbatoi perde la sua potabilità. E' comunque utilizzabile per cucinare e per lavarsi.