Filippo
La guida di Filippo

Offerta gastronomica

Le tradizioni culinarie di una trattoria a conduzione familiare con un menù che si rifà alla cucina locale con piatti stagionali di giornata.
11 คนท้องถิ่นแนะนำ
Al Rustichello di Marozzi Erm
21 Via Maggiore
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Le tradizioni culinarie di una trattoria a conduzione familiare con un menù che si rifà alla cucina locale con piatti stagionali di giornata.
Rosticceria d'asporto con prodotti fatti in casa e verdure fresche.
Raflo' - sapori di casa
110 Via Maggiore
Rosticceria d'asporto con prodotti fatti in casa e verdure fresche.
Cucina vegana e pesce da asporto.
La bottega di Olivia
189 Via Maggiore
Cucina vegana e pesce da asporto.
una bottega nel borgo un punto macrobiotico
n149 Via Maggiore
Cucina macrobiotica
Bar e cucina tradizionale romagnola
Fricandò
7 Via Maggiore
Bar e cucina tradizionale romagnola
Ristorante Pizzeria La Corte
62 Via Maggiore
Ottima pizza
Locale storico con buona cucina. consiglio aperitivo con piadina ed affettati.
58 คนท้องถิ่นแนะนำ
Ristorante Ca' de Vèn
24 Via Corrado Ricci
58 คนท้องถิ่นแนะนำ
Locale storico con buona cucina. consiglio aperitivo con piadina ed affettati.
Cucina tipica romagnola.
Al Cairoli
16 Via Cairoli
Cucina tipica romagnola.
Giornata di mare a Marina Romea con pranzo. Molto valido anche per cene. Ottimi i crudi.
6 คนท้องถิ่นแนะนำ
Boca Barranca
301 Viale Italia
6 คนท้องถิ่นแนะนำ
Giornata di mare a Marina Romea con pranzo. Molto valido anche per cene. Ottimi i crudi.
Bar , Cocktails and tapas
7 คนท้องถิ่นแนะนำ
Fresco, Cocktails & Tapas
51 Via IV Novembre
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Bar , Cocktails and tapas
Ottima pizza
7 คนท้องถิ่นแนะนำ
ristorante pizzeria Babaleus
7 Vicolo Gabbiani
7 คนท้องถิ่นแนะนำ
Ottima pizza
Locale giovane.
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Darsena PopUp
Via dell' Almagià
11 คนท้องถิ่นแนะนำ
Locale giovane.
Soul Club Ravenna non è solo un locale dove bere e mangiare, è un progetto unico che unisce l’esperienza del viaggio e del passato al Food & Drinks.
8 คนท้องถิ่นแนะนำ
S Club
48 Via Zara
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Soul Club Ravenna non è solo un locale dove bere e mangiare, è un progetto unico che unisce l’esperienza del viaggio e del passato al Food & Drinks.
Vari bar e botteghe per fare la spesa.
Indoor Market
6 Piazza Andrea Costa
Vari bar e botteghe per fare la spesa.

Visite turistiche

Voluta dal vescovo Ecclesio al ritorno da un viaggio a Costantinopoli nel 525 e finanziata da Giuliano Argentario, la basilica fu edificata su un sacello del V secolo (intitolato a san Vitale) e consacrata nel 547 dal vescovo Massimiano, committente delle decorazioni interne.
93 คนท้องถิ่นแนะนำ
อาณาจักรของ San Vitale
17 Via San Vitale
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Voluta dal vescovo Ecclesio al ritorno da un viaggio a Costantinopoli nel 525 e finanziata da Giuliano Argentario, la basilica fu edificata su un sacello del V secolo (intitolato a san Vitale) e consacrata nel 547 dal vescovo Massimiano, committente delle decorazioni interne.
Considerato da molti come uno dei tesori più preziosi della città, il MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA è uno degli edifici più antichi di Ravenna, patrimonio Unesco dal 1996. Semplice e modesto nelle forme, colpisce subito la vista per via della sua particolare struttura in mattoni posta all’ombra dei rami di un grande platano secolare immediatamente alle spalle della Basilica di San Vitale.
60 คนท้องถิ่นแนะนำ
อุโมงค์สุสานแห่งกัลลา พลาซิเดีย
17 Via San Vitale
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Considerato da molti come uno dei tesori più preziosi della città, il MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA è uno degli edifici più antichi di Ravenna, patrimonio Unesco dal 1996. Semplice e modesto nelle forme, colpisce subito la vista per via della sua particolare struttura in mattoni posta all’ombra dei rami di un grande platano secolare immediatamente alle spalle della Basilica di San Vitale.
Fu eretta da Teodorico, re dei Goti, tra il 493 e il 526, quale basilica palatina. Nonostante l’origine cultuale ariana, la decorazione musiva interna testimonia due fasi esecutive:attorno al 561, dopo la cacciata dei Goti dalla città,la chiesa fu convertita all’ortodossia cattolica (Editto di Giustiniano) e intitolata al vescovo di Tours, divenendo San Martino «in Ciel d’oro» (per lo splendore del suo soffitto a cassettoni dorati). Da qui, la damnatio memoriae di alcuni personaggi della corte teodoriciana, abrasi dal Palatium che li incorniciava per essere sostituiti da tende; ancora oggi questa rimozione è testimoniata da alcuni lacerti musivi (resti di mani). La basilica acquisì il titolo di «Sant’Apollinare» solo a metà del secolo IX, allorché le reliquie del protovescovo furono qui traslate dall’omonimo tempio di Classe, non più sicuro a causa delle frequenti incursioni dei pirati; proprio per distinguersi dalla basilica suburbana, quella cittadina fu allora detta «Nuovo».
43 คนท้องถิ่นแนะนำ
โบสถ์บาซิลิกาดีแซนต์อพอลลินาเรเนา
53 Via di Roma
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Fu eretta da Teodorico, re dei Goti, tra il 493 e il 526, quale basilica palatina. Nonostante l’origine cultuale ariana, la decorazione musiva interna testimonia due fasi esecutive:attorno al 561, dopo la cacciata dei Goti dalla città,la chiesa fu convertita all’ortodossia cattolica (Editto di Giustiniano) e intitolata al vescovo di Tours, divenendo San Martino «in Ciel d’oro» (per lo splendore del suo soffitto a cassettoni dorati). Da qui, la damnatio memoriae di alcuni personaggi della corte teodoriciana, abrasi dal Palatium che li incorniciava per essere sostituiti da tende; ancora oggi questa rimozione è testimoniata da alcuni lacerti musivi (resti di mani). La basilica acquisì il titolo di «Sant’Apollinare» solo a metà del secolo IX, allorché le reliquie del protovescovo furono qui traslate dall’omonimo tempio di Classe, non più sicuro a causa delle frequenti incursioni dei pirati; proprio per distinguersi dalla basilica suburbana, quella cittadina fu allora detta «Nuovo».
Attorno alla metà del secolo V, il vescovo Neone (450-475) decise di rifare la copertura del battistero della Cattedrale, che il vescovo Orso aveva eretto qualche decennio prima (da qui il nome di basilica Ursiana, poi ricostruita nel Settecento).
23 คนท้องถิ่นแนะนำ
อาคารบริวารเนออน
1 Piazza Duomo
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Attorno alla metà del secolo V, il vescovo Neone (450-475) decise di rifare la copertura del battistero della Cattedrale, che il vescovo Orso aveva eretto qualche decennio prima (da qui il nome di basilica Ursiana, poi ricostruita nel Settecento).
I mosaici della cappella si ascrivono all’epoca del vescovo Pietro II (494-519), in pieno periodo teodoriciano, all’epoca della coesistenza a Ravenna di due confessioni religiose: quella ariana e quella ortodossa (cattolica). Il sacello divenne parte integrante del museo, allorché nei primi decenni del secolo XVIII il vescovo Maffeo Nicolò Farsetti (1727-1741), dopo aver demolito e ricostruito la basilica Ursiana, decise di raccogliere in un luogo apposito i mosaici, le lapidi, le epigrafi e i capitelli che in essa erano conservati. Oggi, tra i numerosi pezzi di pregio del museo, troviamo la Cattedra eburnea di Massimiano, l’ambone proveniente dalla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, una statua tardo-antica acefala, clamidata, in porfido (probabilmente raffigurante un imperatore, di incerta identificazione), un calendario pasquale in marmo del VI secolo, la Croce in argento del vescovo Agnello (VI secolo), i mosaici dell’abside dell’antica cattedrale Ursiana, una pianeta del X secolo e alcune pale d’altare di epoca «moderna».
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Archbishop's Chapel of St. Andrew
1 P.za Arcivescovado
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I mosaici della cappella si ascrivono all’epoca del vescovo Pietro II (494-519), in pieno periodo teodoriciano, all’epoca della coesistenza a Ravenna di due confessioni religiose: quella ariana e quella ortodossa (cattolica). Il sacello divenne parte integrante del museo, allorché nei primi decenni del secolo XVIII il vescovo Maffeo Nicolò Farsetti (1727-1741), dopo aver demolito e ricostruito la basilica Ursiana, decise di raccogliere in un luogo apposito i mosaici, le lapidi, le epigrafi e i capitelli che in essa erano conservati. Oggi, tra i numerosi pezzi di pregio del museo, troviamo la Cattedra eburnea di Massimiano, l’ambone proveniente dalla chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, una statua tardo-antica acefala, clamidata, in porfido (probabilmente raffigurante un imperatore, di incerta identificazione), un calendario pasquale in marmo del VI secolo, la Croce in argento del vescovo Agnello (VI secolo), i mosaici dell’abside dell’antica cattedrale Ursiana, una pianeta del X secolo e alcune pale d’altare di epoca «moderna».
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Cathedral of the Resurrection of Jesus Christ
1 Piazza Duomo
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Basilica of Saint John Baptist
45 Via Girolamo Rossi
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San Giovanni Evangelista, Ravenna
Viale Luigi Carlo Farini
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La tomba di Dante è il sepolcro in stile neoclassico del poeta Dante Alighieri eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna. Il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza nella città romagnola, morendovi nel 1321. La tomba è monumento nazionale ed attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata "zona dantesca". All'interno dell'area sono compresi la tomba del poeta, il giardino con il Quadrarco e i chiostri francescani, che ospitano il Museo Dantesco.
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สุสานของแดนเต
9 Via Dante Alighieri
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La tomba di Dante è il sepolcro in stile neoclassico del poeta Dante Alighieri eretto presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna. Il Sommo Poeta visse gli ultimi anni della propria esistenza nella città romagnola, morendovi nel 1321. La tomba è monumento nazionale ed attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata "zona dantesca". All'interno dell'area sono compresi la tomba del poeta, il giardino con il Quadrarco e i chiostri francescani, che ospitano il Museo Dantesco.
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Basilica di San Francesco
3 Piazza S. Francesco
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Alle porte del piccolo abitato di Classe, a circa 8 km a sud di Ravenna, si erge uno degli otto monumenti che compongono il sito Unesco della città: è la grandiosa e solenne BASILICA DI SANT’APOLLINARE IN CLASSE con il suo caratteristico campanile cilindrico. Nata per accogliere le spoglie di Apollinare, Santo patrono della città, la basilica fu edificata su una precedente area cimiteriale in uso tra la fine del II e l’inizio III secolo d.C. dove sembra avesse trovato sepoltura lo stesso protovescovo. A finanziarla fu Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ursicino (533 – 536 d.C.) ma fu consacrata solo qualche anno dopo (549 d.C.), sotto l’arcivescovado di Massimiano. Imponente e maestosa, con una facciata alta 30 metri e lunga quasi il doppio, è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana oggi conosciuta.
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อุโบสถแบสิลิกาดีแซนต์อพอลลินารีอินคลาสเซ
224 Via Romea Sud
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Alle porte del piccolo abitato di Classe, a circa 8 km a sud di Ravenna, si erge uno degli otto monumenti che compongono il sito Unesco della città: è la grandiosa e solenne BASILICA DI SANT’APOLLINARE IN CLASSE con il suo caratteristico campanile cilindrico. Nata per accogliere le spoglie di Apollinare, Santo patrono della città, la basilica fu edificata su una precedente area cimiteriale in uso tra la fine del II e l’inizio III secolo d.C. dove sembra avesse trovato sepoltura lo stesso protovescovo. A finanziarla fu Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ursicino (533 – 536 d.C.) ma fu consacrata solo qualche anno dopo (549 d.C.), sotto l’arcivescovado di Massimiano. Imponente e maestosa, con una facciata alta 30 metri e lunga quasi il doppio, è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana oggi conosciuta.
Il porto romano di Classe è stato uno dei principali scali portuali del mondo antico. Posizionato all’imboccatura del porto-canale a circa 4 km dalla città di Ravenna, raggiunse il suo massimo splendore nel V secolo, periodo in cui, con capitale Ravenna, la Civitas Classis assunse una funzione fondamentale come sbocco commerciale e militare sul mare, a quel periodo risale l’impianto urbanistico di strade ed edifici visibile ancora oggi.
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Old Port of Classe - Parco Archeologico di Classe
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Il porto romano di Classe è stato uno dei principali scali portuali del mondo antico. Posizionato all’imboccatura del porto-canale a circa 4 km dalla città di Ravenna, raggiunse il suo massimo splendore nel V secolo, periodo in cui, con capitale Ravenna, la Civitas Classis assunse una funzione fondamentale come sbocco commerciale e militare sul mare, a quel periodo risale l’impianto urbanistico di strade ed edifici visibile ancora oggi.
Il Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti. Non sappiamo con precisione quando e da chi fu costruito, vale a dire se alla sua realizzazione provvedesse lo stesso Teodorico il Grande (pertanto prima del 526), o se vi provvedesse la figlia Amalasunta a ridosso della morte del padre.
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อุโมงค์ Theodoric
14 Via delle Industrie
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Il Mausoleo di Teodorico, a Ravenna, è la più celebre costruzione funeraria degli Ostrogoti. Non sappiamo con precisione quando e da chi fu costruito, vale a dire se alla sua realizzazione provvedesse lo stesso Teodorico il Grande (pertanto prima del 526), o se vi provvedesse la figlia Amalasunta a ridosso della morte del padre.
Basilica di Santa Maria in Porto
19 Via di Roma
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CHIESA DI SANTA EUFEMIA
Via Gian Battista Barbiani
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มิราบิแลนเดีย
km 162 km 162
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Museo TAMO
2 Via Nicolò Rondinelli
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Mostre varie
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พิพิธภัณฑ์ศิลปะ Ravenna
13 Via di Roma
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Mostre varie
Biblioteca storica.
Biblioteca Casa di Oriani
26 Via Corrado Ricci
Biblioteca storica.
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Comacchio
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Informazioni sulla città/località

Porto canale molto caratteristico , con locali e ristoranti.
80 คนท้องถิ่นแนะนำ
Cesenatico
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Porto canale molto caratteristico , con locali e ristoranti.

Le Guide ai Quartieri

La via dello shopping.
Via Camillo Benso Cavour
Via Camillo Benso Cavour
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